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Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire

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Chiesa-di-Santa-Caterina-Vergine-e-Martire-Caggiano

Passeggiando nel cuore del centro storico di Caggiano, tra vicoli in pietra e
archi medievali, si incontra la Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire,
uno dei luoghi più affascinanti del borgo. Le sue origini risalgono a tempi
antichi, quando l’edificio apparteneva al clero ortodosso: un’eredità visibile
ancora oggi nel campanile ottagonale, chiaro richiamo all’Oriente e ai suoi
simboli religiosi.
Nel corso dei secoli, la chiesa ha vissuto momenti di splendore e di dolore. I
numerosi terremoti che hanno colpito l’area ne hanno spesso
compromesso la struttura, tanto che più volte fu chiusa al culto. L’ultimo
grave sisma del 1857 danneggiò gravemente l’ala sinistra e parte della
facciata orientale: una lapide, all’interno, ricorda ancora oggi quel tragico
evento. Agli inizi del Novecento, sotto la guida del sacerdote Don Nicola
Lamattina junior
, la chiesa fu restaurata e impreziosita da nuovi dipinti
del professor Avallone, artista salernitano di fama.
La struttura è particolare: la chiesa nasce infatti dall’unione di due cappelle
disposte ad angolo retto
. La più piccola, rivolta a oriente, misura circa sei
metri di lunghezza e otto di altezza; la maggiore, esposta a mezzogiorno,
raggiunge quasi diciassette metri. All’interno, lo sguardo viene subito
attratto dal soffitto a cassettoni con tele dipinte, dove si conservano tre
straordinari capolavori settecenteschi di Nicola Peccheneda: il Corpo di
Cristo, il Martirio di Santa Caterina e San Carlo Borromeo.
Sulle pareti laterali si ammirano altri dipinti dello stesso autore — Il Cristo
che assolve l’adultera e La conversione della Samaritana — mentre nella
cappella minore, a nord, si trova la tela di Maria SS. del Carmine e San
Simone
, anch’essa del Peccheneda. Nel presbiterio, troneggia l’altare
maggiore in marmo screziato
, un’opera di rara eleganza e armonia che,
come scrisse Don Alessio Lupo, “figurerebbe degnamente in una
cattedrale”.
Sull’altare è collocata la statua lignea di Santa Caterina, coronata da un
raffinato diadema d’argento. Nelle cappelle laterali si trovano l’altare di
San Carlo
, realizzato nello stesso marmo, e quello dedicato all’apostolo San
Mattia
, un tempo ornato da una tela seicentesca oggi perduta. Altri altari,
edificati da privati nel corso dei secoli, completano la cornice di uno spazio
sacro che custodisce insieme arte, fede e memoria.
Ancora oggi, la Chiesa di Santa Caterina è uno dei luoghi più
rappresentativi di Caggiano: una sintesi perfetta tra spiritualità, storia e
bellezza, dove ogni dettaglio — dalle tele antiche ai marmi preziosi —
racconta l’identità profonda di un borgo che vive nel tempo.